La scorsa settimana era iniziata con il recupero dell’oro che nella giornata di martedì aveva superato i 1260 $/oz grazie anche al calo del dollaro che aveva toccato il minimo da sei mesi a questa parte e questo nonostante i dati positivi sull’occupazione di marzo.
D’altra parte la decisione della FED di non alzare i tassi ha un solo significato: la sfiducia nello stato dell’economia.
Così gli investitori si rivolgono all’oro: un fondo speculativo americano ha dichiarato di aver aumentato del 27% le sue vendite di oro nel primo trimestre di quest’anno.
E un colosso dell’oro come HSBC vede il metallo giallo a 1500 $/oz, anche se, nel brevissimo, potrebbe arretrare di qualcosa: insomma, come quando si fa qualche passo indietro per prendere meglio la rincorsa!
In ogni caso l’oro nella giornata di mercoledì ha Commercial inflatable water slides for sale poi perso quasi 40 $/oz, forse a causa del recupero dei mercati azionari e dal fatto che, per la prima volta da otto mesi a questa parte, la Cina torna a far segnare un aumento delle esportazioni.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1262,73 martedì 12 e la minima di 1225,41 giovedì 14; il dollaro è stato scambiato a 1,1454 martedì 12 e a 1,1250 giovedì 14.
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