Nell’ultimo post avevamo scritto che « Dall’elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti l’oro ha perso il 10% del suo valore». Bene, questa tendenza sembra essersi ribaltata.
Infatti il metallo giallo è tornato sopra i 1200 $/oz, cosa che non accadeva dalla fine del mese di novembre.
Avevamo scritto che la discesa dell’oro era dovuta in gran parte alle promesse fatte in campagna elettorale da Trump che propugnava politiche di sostegno all’economia americana. Ma, come sempre, dalle Jumpy house parole bisogna passare ai fatti ed i mercati hanno reagito negativamente al fatto che nella conferenza stampa di insediamento il neo presidente non abbia dato indicazioni precise (tempi e modi) sull’attuazione di queste misure.
E gli operatori vedono adesso l’oro attorno ai 1300/1400 $/oz.
Vi siete mai chiesti perché l’oro è …giallo? Se siete curiosi di scoprirlo potete leggervi un articolo pubblicato su “Physical Review Letters” da studiosi della Massey University di Auckland, in Nuova Zelanda: «lo studio ha previsto per via teorica le proprietà elettroniche dell’atomo di oro, considerando anche gli effetti relativistici. Questi stessi effetti sono responsabili dei precisi valori energetici degli orbitali, responsabili del caratteristico colore dorato».
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1173,31 lunedì 09 e la massima di 1206,43 giovedì 12; il dollaro è stato scambiato a 1,0460 mercoledì 11 e a 1,0679 giovedì 12.
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