L’oro è arrivato a sfiorare i 1280 $/oz trascinandosi dietro anche gli altri metalli preziosi.
Dall’inizio dell’anno ha fatto segnare un +20% e non sembra che voglia rallentare la sua corsa.
La richiesta da parte degli investitori è talmente alta che un fondo ha dovuto sospendere l’emissione di nuovi ETF ed una delle più grandi piattaforme per la vendita di oro a livello mondiale ha visto aumentare a febbraio gli acquirenti del 110%.
Si è tenuta settimana scorsa l’attesa riunione della BCE: da aprile verranno acquistati titoli per 80miliardi di euro (contro i 60 precedenti), sono stati tagliati i principali tassi d’interesse east inflatables reviews e verranno promossi dei prestiti a lungo termine per le banche al fine di favorire il credito. Tutto ciò avendo ritoccato al ribasso tutte le precedenti stime: PIL dall’1,7% all’1,4%; l’inflazione dall’1% allo 0,1% ad esempio.
E l’oro, a fronte di queste stime, è tornato a salire recuperando più di 10 $ all’oncia anche se poi ha perso qualcosa, probabilmente per prese di profitto.
Intanto brusca frenata dell’export cinese: -25% a febbraio.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1277,71 martedì 08 e la minima di 1239,67 giovedì 10; il dollaro ha segnato prima il massimo, a 1,0845, e poi il minimo, a 1,1213, nella stessa giornata di giovedì 10.
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