Dopo qualche giorno di apparente calma l’oro è tornato a salire guadagnando quasi un 4% in questi primi giorni di luglio (avevamo chiuso a 1321 $/oz il 30/6) e sfiorando un aumento del 30% dall’inizio dell’anno.
Era dai primi mesi del 2014 che non si vedevano queste quotazioni.
D’altra parte con i rendimenti scesi drasticamente (quelli delle obbligazioni del Tesoro americano sono i più bassi da 50 anni a questa parte mentre quelli del governo tedesco hanno toccato i minimi storici) e l’incertezza sugli sviluppi politici/economici, la corsa al “bene rifugio” era inevitabile.
Solo qualche giorno fa il supporto era dato a 1336 $/oz e la resistenza posta a 1358 $/oz., ma la corsa del metallo ha travolto tutto (oggi abbiamo aperto a 1359 $/oz).
E se l’oro ha guadagnato nel dopo Brexit il 27%, l’argento lo Moonwalks for sale ha surclassato mettendo a segno addirittura un + 47%! In gran parte sono manovre speculative, ma tutti i metalli non ferrosi, dal rame al nickel, dall’alluminio allo stagno, hanno guadagnato sui mercati.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1374,54 mercoledì 06 e la minima di 1341,00 venerdì 08; il dollaro è stato scambiato a 1,1165 martedì 05 e a 1,1013 venerdì 08.
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