Buon anno a tutti !
E per come è iniziato questo 2016 forse ne avremo davvero bisogno!
Sul piano finanziario naturalmente è sempre la Cina che, nel bene e nel male, condiziona i mercati. Questa volta nel male: la preoccupazione per il settore manifatturiero e la decisione di svalutare la moneta hanno provocato un primo crollo della borsa cinese che si è ripercosso poi su tutte le borse mondiali con pesanti perdite. Un freno è arrivato con l’immissione di capitale (si parla di 20miliardi di dollari) da parte delle autorità, ma l’effetto ha avuto breve durata e le borse sono tornate a scendere dopo un piccolo recupero.
Poi c’è la questione del greggio, sceso ormai attorno ai 30 dollari al barile (senza che per questo sia diminuito di molto il prezzo della benzina!) e se il prezzo del petrolio rimane basso e quello delle materie prime crolla sarà difficile far risalire l’inflazione a quel 2% che è l’obiettivo della BCE.
Poi, naturalmente, ci si mettono anche le crisi internazionali con il braccio di ferro tra Iran e Arabia Saudita e la bomba atomica fatta esplodere dalla Corea del Nord.
In tutto questo bailamme naturalmente l’oro ha ripreso un po’ di fiato: avevamo chiuso attorno ai 1050 $/oz (in euro 31,90 al g) e apriamo a 1104 $/oz (32,95 euro/g).
Ricordiamo che dal 1° gennaio il limite del contante è stato portato a 3000 euro.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1062,74 lunedì 04 e la massima di 1108,42 giovedì 07; il dollaro è stato scambiato a 1,0943 lunedì 04 e a 1,0715 martedì 05.
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