Sono bastate le parole di Christine Lagarde, a capo del FMI, la quale ha affermato che la ripresa è lenta e che la crescita è a rischio, per far perdere la scorsa settimana a tutte le borse una media del 3%.
E la discesa del prezzo del petrolio, così come la flessione dell’industria tedesca (gli ordini sono risultati i più bassi da sei mesi a questa parte), non hanno certo contribuito a far tornare il sereno sui mercati.
Mercati comunque tutto sommato tranquilli fino a mercoledì quando tutti erano in attesa dei documenti ufficiali della riunione della FED per trovare, nero su bianco, le indicazioni sul futuro dei Commercial inflatable water slides for sale tassi. Ne è emerso che non ci sarà nessun rialzo a breve (si era parlato del mese di aprile) e quindi adesso si inizia a speculare sulla scadenza di giugno.
Ma la cautela espressa indica purtroppo che sono ancora molte le incognite su una ripresa dell’economia.
Per quanto riguarda invece l’argento le previsioni sembrano positive: si stima un aumento della richiesta in campo industriale del 17% a fronte invece di un calo di disponibilità del metallo.
Intanto in India prosegue, ormai da più di un mese, la serrata dei gioiellieri per protestare contro la nuova tassa applicata sull’oro a fine febbraio.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1215,45 martedì 05 e la massima di 1242,76 giovedì 07; il dollaro è stato scambiato a 1,1333 mercoledì 06 e a 1,1446 giovedì 07.
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