L’oro non ha avuto nessuna oscillazione significativa la scorsa settimana attestandosi in un range di mezzo euro al grammo.
L’iniziale calo delle borse ha forse contribuito a frenare la discesa del prezzo poi però, a fine settimana, è stato rilasciato l’importante dato americano dei «Non farm Payrolls» (ovvero le paghe per i settori non agricoli) che ha segnalato un forte aumento delle persone impiegate e questo ha fatto rifiatare le borse e ha depresso l’oro.
C’è comunque da dire che da più parti è segnalata una forte ripresa di acquisti del metallo giallo: negli Stati Uniti a settembre sono state vendute il doppio di monete d’oro rispetto ad agosto; settembre si è caratterizzato in Germania come il miglior mese di tutto questo 2014 con un «enorme aumento» inflatable water parksdella richiesta di metallo; in Australia le vendite di agosto sono state del 45% superiori a quelle del mese precedente; la Cina ha aumentato a settembre del 30% le importazioni di oro rispetto al mese di agosto. Vedremo se tutto questo permetterà all’oro di invertire la rotta e di riguadagnare un po’ di terreno.
Interessante iniziativa quella presa dal settore degli orafi e degli argentieri di Arezzo in accordo con la Regione Toscana: verrà dato un prestito d’uso di 5 kg d’oro o di 50 kg d’argento, ad un tasso del 3%, alle aziende che assumeranno un nuovo dipendente.
Intanto la banca americana Citibank è entrata nel ristretto club della LBMA (London Bullion Market Association).
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1223,18 lunedì 29 e la minima di 1191,84 venerdì 03; il dollaro è stato scambiato a 1,2713 lunedì 29 e a 1,2505 venerdì 03.
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