La scorsa settimana l’oro era arrivato a perdere un euro, il relativo rafforzamento del dollaro non aveva compensato la discesa del prezzo in dollari oncia.
Ma poi, a dimostrazione di quanto sia instabile il mercato, venerdì pomeriggio sono stati comunicati i dati occupazionali americani di settembre, si aspettavano più di 200.000 nuovi posti di lavoro, ma sono stati solo 140.000: è bastato questo perché l’oro facesse un balzo di 15 $/oz in pochi minuti.
Da un estremo all’altro: dopo aver soprasseduto ad un aumento dei tassi dello 0,25% a settembre, adesso si dice che la FED voglia aumentarli a dicembre allo 0,75% se non addirittura all’1%. Se lo potranno permettere? Un rafforzamento del dollaro provocherebbe inevitabilmente un indebolimento dello yuan con possibili nuove manovre “difensive” da parte della Cina. Per quanto riguarda invece l’oro, se ciò avvenisse è pronosticato sotto i 1100 $/oz, al contrario dicono che potrebbe rompere i 1150 $/oz.
La Commissione per la Concorrenza svizzera sospetta che i grandi operatori (tra i quali UBS e Deutsche Bank) abbiano dato vita ad un cartello al fine di mantenere artificialmente alti i prezzi di oro, argento, platino e palladio. La commissione si è data un anno di tempo per portare a termine le indagini.
Ad Arezzo si parla da tempo di istituire un Museo/Palazzo dell’oro per mettere in mostra le eccellenze del settore. Ricordiamo che nel solo comune di Arezzo hanno sede 720 aziende del settore orafo.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1147,21 lunedì 28 e la minima di 1105,98 venerdì 02; il dollaro è stato scambiato a 1,1141 giovedì 01 e a 1,1292 venerdì 02.
Ultimi Commenti