Dopo essere schizzato sopra i 1330 $/oz venerdì 24, dopo la vittoria in Inghilterra dei “leave”, l’oro ha naturalmente perso qualche posizione, in parte per un naturale rimbalzo tecnico ed in parte perché ci sono state delle prese di profitto.
E adesso? Lo scenario rimane abbastanza confuso perché ci si trova di fronte ad una situazione inedita, mai affrontata prima, nessuno riesce a capire cosa potrà succedere e dunque si fatica a fare delle previsioni.
Se pensiamo che qualcuno ha paragonato la “Brexit”, come impatto, all’11 settembre e al fallimento della Lehman Brothers del 2008 ci rendiamo conto delle acque agitate nelle quali stiamo navigando (a vista).
In questo clima di incertezza l’oro dovrebbe comunque Moonwalks for sale approfittarne e mantenere una quotazione alta: c’è chi vede i 1500 $/oz per quest’anno e i 1900 $/oz per il prossimo. E se non è salito di più nella sua quotazione è solo perché il dollaro ha recuperato qualche posizione rendendo più caro l’acquisto del metallo e quindi frenandone in parte la corsa.
Un mercato che sta perdendo colpi è invece quello dei diamanti: la minore richiesta da parte della Cina, in atto ormai dal 2014, ha fatto scendere i prezzi delle pietre grezze del 18% e di quelle lavorate di circa il 10%.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1307,33 martedì 28 e la massima di 1344,40 venerdì 01; il dollaro è stato scambiato a 1,0973 lunedì 27 e a 1,1156 venerdì 01.
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