E’ continuata la discesa dell’oro la scorsa settimana, il metallo giallo, rompendo quota 1250 $/oz , ha toccato la quotazione più bassa del 2018.
In gran parte ciò è dovuto al rafforzamento del dollaro, cui l’oro è storicamente collegato in un rapporto inversamente proporzionale: dai massimi di 1,25 di inizio anno il biglietto verde è risalito fino a 1,15.
Naturalmente noi ci riferiamo sempre alla quotazione dell’oro in dollari oncia perché è con questa valuta che viene quotato il metallo; chiaro che, per quanto ci riguarda, se ad un calo del prezzo dell’oro corrisponde un aumento del dollaro, in euro la valutazione può anche non cambiare di molto: come si può vedere dal grafico mensile la differenza massima è stata di poco più di un euro.
Intanto le banche centrali di Russia e Cina continuano ad acquistare oro.
Recenti studi hanno concluso che tutto l’oro presente nell’universo si è formato grazie allo scontro ed alla fusione di stelle di neutroni; l’altra ipotesi era, fino ad oggi, l’esplosione di supernove.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1270,46 lunedì 25 e la minima di 1248,95 giovedì 28; il dollaro è stato scambiato a 1,1717 martedì 26 e a 1,1531 giovedì 28.
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