Avevamo scritto nello scorso post che se l’oro avesse infranto la resistenza dei 1095 $/oz avrebbe potuto arrivare a toccare i 1115 $/oz: la salita, alquanto rapida, gli ha fatto invece quasi sfiorare i 1130 $/oz.
Colpa sicuramente delle borse perché, dopo il recupero seguito alla riunione della BCE, sono tornate tutte in rosso (qualcuno ha calcolato che dal maggio scorso i mercati azionari abbiano perso la bella cifra di 15.000 miliardi di dollari!); il prezzo del petrolio rimane basso e il dollaro rimane sotto pressione.
Dopo la riunione della FED di settimana scorsa, che ha lasciato la politica monetaria invariata, l’oro ha perso qualche posizione, ma poi è tornato a salire.
L’ultima previsione degli analisti della UBP da il prezzo dell’oro, per questo 2016, in un range che va dai 1050 ai 1350 $/oz: difficile non azzeccarla con una forbice così larga! Comunque bisognerà anche vedere cosa farà il dollaro visto che noi dobbiamo “tradurre” il prezzo in euro.
Intanto la Germania continua a riportare a casa il suo oro: 210 tonnellate lo scorso anno, ma ancora circa 2000 tonnellate sono depositate all’estero (quasi il 40% a Fort Knox, sempre che ci siano ancora naturalmente!). Qualcuno ha per caso notizie dell’oro italiano?
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1097,98 lunedì 25 e la massima di 1127,39 mercoledì 27; il dollaro è stato scambiato a 1,0793 lunedì 25 e a 1,0965 giovedì 28.
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