Dopo la riunione della BCE tenutasi giovedì scorso, con la decisione di continuare con il Q.E. fino a settembre 2018 (ma forse anche oltre), anche se acquistando titoli per 30 miliardi al mese contro i 60 attuali, l’euro ha perso rispetto al dollaro trascinando con se l’oro la cui quotazione è scesa fino a 1265 $/oz. Il prezzo in euro , essendo aumentato il dollaro, ha registrato un calo contenuto, poi venerdì è risalito.
Ma c’è anche la FED che tiene sempre viva l’attenzione dei mercati i quali danno praticamente per scontato un altro rialzo dei tassi entro dicembre (mentre se ne pronosticano due per il prossimo anno). Ricordiamo che tassi più alti significano interessi più alti e dunque gli investitori potrebbero spostarsi su assets più allettanti mentre l’oro non stacca cedole. Molto dipenderà comunque dal rinnovo dei vertici della FED; in America le nomine sono kids bounce house for sale politiche e Trump dovrà scegliere, oltre al presidente, il mandato della Yellen scade a febbraio, anche il vicepresidente e tre su sette consiglieri: in pratica ne deciderà la linea politico/economica.
Il Venezuela è ad un passo dal dichiarare fallimento. Secondo notizie fornite da un parlamentare dell’opposizione, il paese, tra le altre cose, avrebbe impegnato lo scorso anno 37 tonnellate d’oro con la Deutsche Bank e, non avendo onorato la scadenza per la restituzione del prestito, avrebbe perduto il metallo.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1287,35 giovedì 26 e la minima di 1265,18 venerdì 27; il dollaro è stato scambiato a 1,1826 giovedì 26 e a 1,1581 venerdì 27.
Ultimi Commenti