L’inizio della scorsa settimana sembrava favorevole al metallo giallo: il dollaro aveva continuato a perdere terreno, i future dell’oro si erano mossi al rialzo.
Poi però vi è stato un significativo aumento della borsa americana dato dalla pubblicazione del bilancio di previsione per il prossimo anno dove sono indicati tagli alle spese federali per quasi 4000 miliardi di dollari e consistenti sgravi fiscali per le famiglie e le imprese.
Tutto questo, unito alla quasi certezza di un aumento dei tassi da parte della FED nella prossima riunione del 13 e 14 giugno, ha fatto si che le quotazioni dell’oro subissero un calo.
Insomma, quotazioni altalenanti, ma in un range tutto sommato abbastanza ristretto, fino a venerdì quando l’oro ha rotto la resistenza che veniva indicata a 1265 $/oz e stamani apriamo a 1267 $/oz.
Ma questa settimana l’ex direttore dell’FBI Comey dovrà Bounce house with slide testimoniare di fronte al Senato americano riguardo alle pressioni ricevute dal presidente perché non indagasse sulle presunte interferenze russe nelle elezioni: se Trump si trovasse in difficoltà potremmo vedere l’oro riprendere la corsa.
Nella riunione del Consiglio dei Ministri di giovedì 25 è stato approvato il decreto legislativo dal titolo «Disposizioni per l’esercizio delle attività di “Compro Oro”». Rimaniamo in attesa di leggere il testo completo.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1248,92 mercoledì 24 e la massima di 1268,93 venerdì 26; il dollaro è stato scambiato a 1,1263 lunedì 22 e a 1,1163 venerdì 26.
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