L’oro ancora in discesa dopo che si sono verificate massicce vendite (5 tonnellate) da parte di fondi speculativi e tocca così i minimi da cinque anni a questa parte andando sotto i 1100 $/oz.
Come dettagliatamente spiegato in un articolo da «IlSole24ore», l’operazione è durata solo pochi minuti, ma ha fatto perdere all’oro il 5% del suo valore facendolo precipitare fino a 1088 $/oz, anche perché sono poi scattati gli stop-loss automatici.
Anche se il metallo giallo ha poi recuperato qualche posizione, per tutta una serie di motivi (dalla fine della crisi greca all’aumento del dollaro) la maggior parte degli analisti crede ora che l’oro possa assestarsi attorno ai 1000 $/oz mancando appunto ogni motivazione perché possa ricoprire il suo ruolo di «bene rifugio».
Ma se le miniere dovessero lavorare in perdita cosa accadrà?
La Cina ha comunicato, dopo sei anni, l’ammontare delle sue riserve aure, ovvero 1658 tonnellate, la metà di quanto però era stimato dagli analisti, tanto da far dubitare a molti che il dato sia veritiero.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1133,58 lunedì 20 e la minima di 1078,68 venerdì 24; il dollaro è stato scambiato a 1,0815 martedì 21 e a 1,1015 giovedì 23.
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