Chiusura in negativo per l’oro la scorsa settimana, dopo i primi giorni durante i quali le quotazioni si sono mantenute sostanzialmente stabili, in linea con le settimane precedenti, improvvisamente l’oro è sceso decisamente sotto i 1200 $/oz.
Il dollaro si è rafforzato, ci si aspetta da un momento all’altro un rialzo dei tassi da parte della FED (anche se i verbali resi pubblici evidenziano una contrapposizione tra chi vorrebbe procedere immediatamente e chi vorrebbe invece rimandare la manovra al 2016), non c’è pericolo d’inflazione: tutto questo rende poco appetibile l’oro.
Che però più di tanto non può scendere dato che i costi di estrazione, come abbiamo già sottolineato varie volte, si aggirano attorno ai 1100/1200 $/oz (secondo le ultime stime probabilmente ora sono sui 1050 $/oz grazie al minor costo del petrolio).
Chi ci crede fermamente è in vece la Russia che ha Water Trampoline acquistato altre 30 tonnellate di oro (dal 2005 ad oggi ha praticamente triplicato le sue riserve). Comunque, secondo i dati del WGC, le banche centrali acquisteranno quest’anno all’incirca 400 tonnellate di metallo giallo.
E intanto continua l’emorragia di oro verso l’oriente: le esportazioni dalla Svizzera verso la Cina, con oltre 46 tonnellate, sono praticamente raddoppiate a marzo, mentre quelle verso l’India hanno raggiunto le 73 tonnellate.
Dalla riunione del Consiglio dei Ministri tenutasi il 21 scorso si pensava potessero scaturire novità per quanto riguarda i 1000 euro in contanti quale limite di spesa, ma così non è stato.
E’ stato battuto all’asta da Sotheby’s un diamante taglio smeraldo da 100 carati, il prezzo d’acquisto è stato di 22 milioni di dollari. Sappiamo che adesso state pensando: «Ah, se lo avessi saputo…». E va bene, la prossima volta vi informeremo per tempo, promesso!
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1208,41 lunedì 20 e la minima di 1176,60 venerdì 24; il dollaro è stato scambiato a 1,0665 martedì 21 e a 1,0895 venerdì 24.
Ultimi Commenti