Quotazioni record per l’oro, che supera quota 1300 $/oz, ed anche per l’argento con i suoi 18 $/oz: i valori più alti da 15 mesi a questa parte.
A fine seduta di lunedì le quotazioni sono leggermente scese, soprattutto a causa di prese di profitto. E come sempre c’è chi pensa che il prezzo del metallo sia destinato a scendere, party jumpers for sale perché il rally dell’oro è stato eccessivo, e chi invece pronostica i 1400 $/oz causa la debolezza del dollaro e dell’economia mondiale nel suo insieme: nel primo trimestre solo +0,5% negli Stati Uniti mentre è un +1,6% in Europa.
Per quanto riguarda poi la FED, il dato sull’inflazione, punto di riferimento della Yellen, pubblicato qualche giorno fa è rimasto a +1,6%; i dati sull’occupazione comunicati in settimana sono risultati negativi: l’incremento più basso dall’aprile 2013.
Intanto l’Europa ha deciso di abolire la banconota da 500 euro accusata di tutte le nefandezze possibili, dal 2018 non sarà più emessa anche se rimarrà di corso legale: se effettivamente potrà servire per contrastare il riciclaggio bene, basta che non sia il primo passo per cercare di eliminare del tutto il contante e toglierci così il controllo sui nostri soldi.
Dando un’occhiata in casa nostra appare evidente che il problema più importante in questo momento è quello del sistema bancario. Il fondo Atlante, che avrebbe dovuto attirare investitori, anche esteri, ha fallito il suo obiettivo ed ora si ritrova proprietario in toto della Popolare di Vicenza.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1302,81 lunedì 02 e la minima di 1270,17 giovedì 05; il dollaro è stato scambiato a 1,1604 martedì 03 e a 1,1392 giovedì 05.
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