La FED ha deciso nella riunione della scorsa settimana, con sette voti contro tre, di lasciare invariati i tassi d’interesse. Pur essendo una decisione largamente prevista, questa ha provocato un immediato rialzo del prezzo dell’oro (+2,4% nella settimana).
Adesso è tutto rimandato alla riunione di dicembre e fino ad allora dovremo assistere alle solite scommesse del se e del quanto (un rialzo dello 0,25 a dicembre e altri due simili l’anno Jumping house for sale prossimo le ipotesi più gettonate al momento).
Dagli Stati Uniti arrivano sempre segnali contrastanti sull’andamento dell’economia: sono diminuite le domande di disoccupazione, ma l’indice PMI (Purchasing Managers Index) è sceso a 51,4.
L’UBS si aspetta una forte richiesta da parte dell’India nei prossimi mesi. E la Societe Generale vede un prezzo non inferiore a 1350 $/oz ora e una media di 1375 $/oz nel 2017. Ma c’è anche qualche analista che vede l’oro a 1700/1900 dollari/oz entro la fine di quest’anno.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1310,63 lunedì 19 e la massima di 1340,23 venerdì 23; il dollaro è stato scambiato a 1,1130 mercoledì 21 e a 1,1245 giovedì 22.
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