La settimana scorsa l’oro ha oscillato parecchio tra la quotazione minima e massima fatte segnare, segnale di una grande incertezza sui mercati, ma segnatamente in dollari/oncia piuttosto che in euro dove lo scarto è stato, alla fine, di soli 50 centesimi per la contemporanea variazione del valore del dollaro.
Buone notizie arrivano da Vicenza dove si attesta che nei primi nove mesi dello scorso anno le esportazioni sono aumentate del 2,7%. Un dato più che positivo se si considera che nello stesso periodo del 2016 si era registrato un -9%. Una crescita certificata anche dall’ultima edizione di «VicenzaOro» che ha visto un aumento del 10% dei buyer.
E a proposito di distretti orafi, ecco che a Valenza si è tenuta, il 23, il 24 ed il 25 scorsi, la mostra «Valenza. L’arte e la tecnologia del gioiello tra passato, presente e futuro». La manifestazione è stata promossa da una ditta locale, la Giansante Gioielli, e la mostra sarà itinerante.
In ripresa sembra anche il mercato degli orologi, che ha a lungo sofferto la crisi: le vendite in svizzera (dominante nel settore) sono aumentate, solo a gennaio, del 13% su base annua e l’incremento è segnalato nella fascia medio-alta di prezzo.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1349,17 lunedì 19 e la minima di 1321,64 giovedì 22; il dollaro è stato scambiato a 1,2421 lunedì 19 e a 1,2263 giovedì 22.
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