Dopo l’impennata del 13 scorso che aveva portato l’oro a toccare il valore più alto da mesi a questa parte, martedì il metallo giallo si è leggermente ridimensionato in dollari oncia, pur rimanendo al di sopra dei 1200 $/oz, ma ha aumentato il suo valore in euro.
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A questo ha contribuito il recupero del dollaro anche se molti analisti lo ritengono un fuoco di paglia se l’economia americana continuerà a dare segni di debolezza.
E la BCE si è detta intenzionata ad insistere con il QE stampando ancora più moneta per acquistare titoli di stato. L’Europa intanto guarda con una certa preoccupazione alla Grecia naturalmente (l’Italia è esposta per 40miliardi di euro), ma anche all’Inghilterra dopo la vittoria inflatable water park for adults di Cameron nelle recenti elezioni: tutti e due i paesi potrebbero, anche se per motivi diversi, uscire dall’euro. Anche il mercato cinese pare in questo momento in frenata.
Insomma la crisi c’è ancora ed è per questo motivo che l’oro sta recuperando posizioni (la scorsa settimana più di 11 milioni di dollari sono affluiti sugli ETP oro).
E se la Cina rallenta la sua corsa l’India tenta di riprendersi il primato mondiale di consumatore d’oro: 85 tonnellate acquistate ad aprile dopo le ben 125 tonnellate di marzo e la vendita di gioielli è aumentata nel primo trimestre del 22% grazie anche alla parziale rimozione di alcune restrizioni nel regime fiscale.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1230,93 lunedì 18 e la minima di 1202,47 giovedì 21; il dollaro è stato scambiato a 1,1446 lunedì 18 e a 1,1011 venerdì 22.
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