L’oro è tornato a salire arrivando a sfiorare i 1270 $/oz nella giornata di giovedì, ma ha segnato un repentino crollo solo il giorno dopo.
Da più parti si sostiene che la sua quotazione continuerà a salire anche se, naturalmente, c’è sempre qualcuno che la pensa diversamente, in questo caso dei ricercatori di una università americana secondo i quali, non si sa su quali basi, l’oro dovrebbe valere 824 $/oz e che quindi sarebbe sopravvalutato di un bel 33%: ne prendiamo atto.
Martedì 19 potrebbe aver segnato una data storica per la Cina: è stato emesso il primo fixing dell’oro in yuan. 18 importanti aziende del settore, dalle miniere alle banche, hanno creato questo nuovo benchmark dell’oro in yuan. Essendo il primo consumatore di oro al mondo (sempre in gara con l’India per questo primato), il paese Commercial inflatable water slides for sale ha tutto l’interesse ad avere l’oro calcolato nella sua moneta.
Tornano a correre le vendite anche nel Sol Levante, spinti dai tassi negativi i giapponesi hanno fatto segnare un +35% nell’acquisto di lingotti d’oro nel primo trimestre di quest’anno.
La BCE, per bocca di Draghi, conferma che i tassi rimarranno quelli attuali, o addirittura ancora più bassi, per almeno tutto il 2017.
Sicuramente il riciclaggio degli scarti è un dovere etico, ma è anche una fonte di guadagno non indifferente: la Apple ha dichiarato di aver recuperato nel 2015, rottamando iPhone e iPad, ben una tonnellata d’oro!!!
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1269,37 giovedì 21 e la minima di 1228,03 venerdì 22; il dollaro è stato scambiato a 1,1384 martedì 19 e a 1,1122 venerdì 22.
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