Le previsioni degli esperti, per quanto riguarda il prossimo andamento delle quotazioni dell’oro, sembrano sempre più allinearsi: calo del metallo sotto i 1200 $/oz, in concomitanza con l’aumento dei tassi americani, e poi l’oro toccherà nuovamente i 1350 $/oz.
Gli ultimi dati economici USA mostrano si una crescita, ma molto lenta, al di sotto delle aspettative, e la FED ha fatto trapelare allora che gli aumenti, quando ci saranno, saranno molto graduali. Così il dollaro ad inizio di settimana ha perso posizioni e l’oro è tornato ai valori di inizio mese. Anche se poi il trend del dollaro si è invertito grazie soprattutto agli stimoli della BCE e della Bank of Japan.
Ora però tutti gli occhi sono puntati su Londra: la sterlina ad inizio Jumping house for sale mese ha subito un flash-crash che le ha fatto perdere più del 6% in due minuti facendole toccare il minimo contro dollaro dall’85! Poi ha recuperato, ma gli effetti della Brexit iniziano a farsi sentire.
Tornando all’oro, si segnala comunque un aumento della richiesta di fisico in Asia e questo ha contribuito a sostenere il prezzo del metallo giallo.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1251,31 lunedì 17 e la massima di 1273,70 giovedì 20; il dollaro è stato scambiato a 1,1024 giovedì 20 e a 1,0862 venerdì 21.
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