Il comunicato finale della FED, emesso dopo la riunione tenutasi settimana scorsa, ha avuto l’effetto di rafforzare il dollaro a scapito dell’oro che è crollato di colpo a 1216 $/oz, anche se poi si è ripreso ritornando alla quota precedente, ma mostrando comunque una debolezza di fondo.
Ora la resistenza è data a 1240 $/oz mentre il supporto è visto a 1215 $/oz, ma se dovesse mai scendere sotto la soglia psicologica dei 1200 $/oz… Vedremo.
Intanto un grido d‘allarme arriva dalla Camera di Commercio aretina: l’export, su base semestrale, è sceso quasi dell’11%. Dopo un buon inizio d’anno il calo degli ordini dal Medio Oriente, trampoline water park for sale in particolare da Dubai, ha fatto invertire la rotta.
Ma il Made in Italy piace sempre, tanto che la russa VTB Capital sta acquisendo «Stroili Oro» che, con 370 negozi, è la più grande catena di gioiellerie in Italia.
La Cina prova a scalzare il mercato dell’oro di Londra. L’idea è quella di determinarne il prezzo in Yuan e non più in dollari, sottraendosi così al monopolio americano: l’apertura delle contrattazioni alla Borsa dell’Oro di Shanghai è solo il primo passo in questa direzione.
Crisi, ma non per tutti naturalmente, se volete potete acquistare la console, in oro massiccio, dell’XBox a “soli” 10.000 euro, o, più modestamente, il futuro Apple Whatch, a 18 carati, a 5000 dollari: un affare!
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1241,20 martedì 16 e la minima di 1214,95 venerdì 19; il dollaro è stato scambiato a 1,2997 martedì 16 e a 1,2832 venerdì 19.
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