Andamento altalenante dell’oro. Appena dopo la riunione della BCE il metallo era salito, ma subito dopo aveva imboccato una strada in discesa che gli aveva fatto perdere circa 10 $ all’oncia.
Ma dopo la BCE è stata la volta della FED, nella riunione di martedì e mercoledì scorsi è stato confermato che l’aumento dei tassi previsto per questo mese non ci sarebbe stato a causa delle pessimistiche previsioni sulla crescita e l’oro ha subito guadagnato 50 $ superando i 1270 $/oz. Oggi iniziamo la settimana con il metallo a 1243 $/oz.
Naturalmente salite e discese sono, come sempre, east inflatables reviews influenzate anche dai grossi fondi: lunedì uno di questi, a fronte del calo dell’oro dell’1,8%, ha smobilitato posizioni per il 5,5% dei suoi depositi.
E adesso? Da un lato, a discapito dell’oro, c’è il rinnovato impegno a far ripartire l’economia e, sperando che questa sia la volta buona, un certo ottimismo penalizza il metallo giallo; dall’altro lato i tassi, ormai negativi, non offrono molte possibilità agli investitori.
Ed infatti in Giappone, proprio per il motivo dei tassi, si registra una corsa all’acquisto di oro.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1227,99 mercoledì 16 e la massima di 1270,64 giovedì 17; il dollaro è stato scambiato a 1,1059 mercoledì 16 e a 1,1340 giovedì 17.
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