Ancora in calo il valore dell’oro in dollari/oncia mentre in euro, stante il rafforzamento del dollaro, ha fatto registrare una differenza massima di mezzo euro al grammo.
Il rafforzamento del dollaro è dovuto soprattutto alle dichiarazioni di J. Yellen, presidente della Federal Reserve, che ha lasciato intendere che il rialzo dei tassi d’interesse potrebbe partire già da settembre (sono fermi dal 2009).
In Italia invece un’altra bella (si fa per dire !) novità riguarda i possessori di partita Iva: anche i prelievi personali verranno sottoposti a controllo. Se l’Agenzia delle Entrate dovesse decidere che vi è stato un «eccesso di prelievi» ne chiederà conto e se non si daranno giustificazioni esaustive (anche a distanza di 5 anni!!!) le multe potrebbero arrivare fino al 50% delle somme prelevate.
Dopo che alcuni paesi europei (ma non solo) hanno chiesto la restituzione del proprio oro depositato nelle casseforti americane (in primis la Germania, ma sappiamo con quali risultati…), ora è addirittura lo stato del Texas che vuole indietro il suo oro. C’è da dire che tra il Texas ed il governo centrale non è mai corso buon sangue, tanto che, nel 2012, lo stato della «lone star» aveva addirittura avanzato la richiesta (subito bocciata naturalmente) di un referendum sull’indipendenza.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1163,03 lunedì 13 e la minima di 1131,60 venerdì 17; il dollaro è stato scambiato a 1,1180 lunedì 13 e a 1,0830 venerdì 17.
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