A metà della scorsa settimana l’oro è tornato a salire superando i 1360 $/oz, complice una nuova discesa del dollaro.
Ed ecco due buoni motivi per acquistare qualche bel lingotto.
1) C’è allarme per la produzione mineraria, le statistiche segnalano una preoccupante diminuzione in questi anni. La Barrick Gold, la più grande industria del settore, nel 2005 estraeva 8 milioni di once, nel 2018 saranno meno di 5 milioni.
– Comprate oro finché ce n’è!
2) Il 4 marzo si vota, i vari candidati fanno a gara nel promettere prebende, regalie, tagli d’imposte , peccato che la situazione economica del paese non sia così rosea da permettere queste misure. L’Italia avrebbe dovuto correggere il disavanzo dello 0,6%, in qualche modo siamo riusciti a promettere lo 0,3%, peccato che il calo del deficit sia poi stato solo dello 0,1%. Questo significa che verso fine aprile Bruxelles quasi sicuramente ci chiederà una manovra correttiva di svariati miliardi: i soldi da qualche parte dovranno saltar fuori e dove verranno trovati se non nelle nostre tasche? Già l’Agenzia delle Entrate ha rispolverato l’”Anagrafica dei conti correnti”, ma non è detto che non venga presa in considerazione l’idea di un altro prelievo forzoso sui depositi bancari (Amato, luglio ’92, 6 per mille).
– Meglio mettere al sicuro i propri soldi acquistando qualche lingotto d’oro!
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1316,87 lunedì 12 e la massima di 1363,60 venerdì 16; il dollaro è stato scambiato a 1,2244 lunedì 12 e a 1,2551 venerdì 16.
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