Da Arezzo giungono commenti soddisfatti sull’andamento della fiera, ma è anche stato sottolineato che il mercato cerca oggetti leggerissimi (orecchini da 0,10 grammi!) o pezzi dove la pietra dura la fa da padrona ed il metallo prezioso è solo di contorno.
Insomma, in tempi di crisi si punta sull’oggetto stilisticamente apprezzabile e realizzato con poco metallo per renderlo il meno costoso possibile.
E allora gli analisti guardano con sempre più attenzione alla Cina dove la richiesta di oro è salita del 13% negli ultimi anni raggiungendo le 423 tonnellate nel 2009 (a fronte di una produzione interna di 314 tonnellate), passando, a livello mondiale, dal 5% del 2002 all’11% del 2009. E’ stato calcolato che il consumo d’oro di ogni cinese è di 0,26 grammi, una domanda che quindi, inevitabilmente, crescerà nel prossimo futuro (dovrebbe raddoppiare nei prossimi dieci anni) ed il rapporto del Wgc si spinge a dire che, a questi ritmi, le miniere cinesi si esauriranno nel giro di soli sei anni, con conseguente rialzo del prezzo del metallo.
Quotazione massima dell’oro in dollari/oz a 1168,30 lunedì 12 e minima a 1137,25 venerdì 16; il dollaro è stato scambiato a 1,3673 mercoledì 14 e a 1,3502 venerdì 16.
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