Dunque l’oro era tornato a veleggiare attorno ai 1250 $/oz dopo che gli avvenimenti in Siria l’avevano spinto sopra i 1270 $/oz. Ma la tregua è stata di breve durata: martedì pomeriggio il metallo è tornato a salire rapidamente arrivando a superare poi i 1300 $/oz. Stamani però apriamo a 1283,75 $/oz.
Questa volta la causa è la crisi coreana in primis, ma ci sono anche gli attriti con la Russia e l’Iran a pesare. E tra pochi giorni si svolgerà il primo turno delle elezioni francesi.
Insomma, in questo momento, più che mai, è la geo-politica a condizionare i mercati.
L’oro così fa registrare un +8% dall’inizio dell’anno e Merrill Lynch, ad esempio, stimando un ulteriore aumento delle quotazioni nel secondo trimestre, consiglia di comprare oro.
Il Consiglio Generale AOL, svoltosi il 10 aprile, ha confermato Andrea Sangalli Presidente della Associazione Orafa Lombarda per il quadriennio 2017/2020.
Un diamante da 59,6 carati, chiamato Pink Star, è stato venduto ad un’asta al prezzo record di 71 milioni di dollari. Ad aggiudicarselo la cinese Chow TaiFook (una catena di gioiellerie).
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1248,53 lunedì 10 e la massima di 1307,80 giovedì 13; il dollaro è stato scambiato a 1,0572 lunedì 10 e a 1,0673 giovedì 13.
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