Il supporto dato a 1250 $/oz sembrava reggere, questo fino a mercoledì quando vi è stata la riunione della Fed e la divulgazione di alcuni dati economici USA.
Il Pil americano si è fermato allo 0,7%, ma è stato valutato come un rallentamento momentaneo e se mercoledì i tassi d’interesse sono rimasti invariati, si da quasi per certo un loro rialzo a giugno. Inoltre il tasso di disoccupazione è sceso al 4,4%.
La cosa si è ripercossa sull’oro che è diminuito fino ai 1238 $/oz.
Della Corea non si parla più e le previsioni (poi confermate) di una larga vittoria di Macron alle elezioni francesi hanno contribuito alla discesa del metallo giallo: oggi apriamo a 1229 $/oz.
Nuove preoccupazioni per il mercato dell’oro in India: dopo un 2016 che ha visto una domanda in calo del 22%, dovuto soprattutto al ritiro delle banconote di uso più comune, in questi primi Bounce house with slide mesi vi era stata una significativa crescita, stimata attorno al 18%, ma l’introduzione di un’imposta unica nazionale sui beni (Iva) andrebbe a gravare pesantemente su di un mercato che aveva appena dato segni di ripresa.
Nuovo decreto legislativo emanato giovedì dal Governo che mira a regolarizzare i cosiddetti «Compro Oro»; importante soprattutto il «Registro degli operatori» visto che solo 346 attività sono censite presso la Banca d’Italia contro un numero stimato di 28000 esercizi.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1271,08 lunedì 01 e la minima di 1226,15 giovedì 04; il dollaro è stato scambiato a 1,0883 giovedì 04 e a 1,0998 venerdì 05.
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