Il Parlamento Europeo intende modificare la «Bank recovery and resolution directive» (Brrd).
Si tratta della procedura che riguarda la gestione delle banche in caso di crisi e che chiama a farvi fronte azionisti, obbligazionisti e correntisti, come purtroppo hanno imparato sulla propria pelle migliaia di cittadini che hanno visto andare in fumo i risparmi di una vita causa la crisi del proprio istituto di credito: parliamo del famoso bail-in.
Il Parlamento vuole dare un’ulteriore stretta al Brrd, e così, se prima erano tutelati i conti correnti fino a 100.000 euro, ora potrebbe venir meno qualsiasi forma di protezione.
In caso di crisi la BCE interverrebbe, prima di dichiarare il bail-in, per un breve periodo di tempo durante il quale, si legge: «i correntisti potranno avere accesso, entro cinque giorni kids bounce house for sale dall’effettuazione della richiesta, a una somma appropriata dei loro conti deposito garantiti, in modo da poter far fronte alle spese quotidiane».
Questa manovra va di pari passo con la campagna stampa (orchestrata?) che vuole dipingere chi fa uso del contante al pari di un evasore fiscale e spinge perché tutte le transazioni avvengano con le carte elettroniche. E portano l’esempio della Svezia dove si pensa di abolire l’uso del contante entro il 2025.
E con questo il cerchio si chiude: ci ritroveremo in mano solo una targhetta di plastica che non ci consentirà di avere più nessun controllo sui nostri soldi.
Non sarà il caso, finché siamo in tempo, di investire un po’ dei nostri averi in lingotti d’oro mettendoci così al riparo da brutte sorprese?
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