L’oro ha fatto segnare un discreto recupero anche se poi ha frenato al termine della settimana. Stamani apriamo così a 1257 $/oz.
Sembra che i 1250 $/oz siano un livello di consolidamento in questo momento, ma se si dovesse infrangere la resistenza potrebbe correre fino a 1300 $/oz, al contrario, una rottura del supporto lo riporterebbe ai 1240 $/oz. Ne riparleremo alla riapertura a gennaio.
Contrastanti tendenze dagli Stati Uniti: la FED ha innalzato i tassi d’interesse dello 0,25%, ma la, ormai ex, presidente Janet Yellen ha criticato la manovra economica di Trump sostenendo che il taglio delle tasse non porterà ad una crescita del 4% come stimato dalla Casa Bianca, aggiungendo che la riforma delle tasse non Jumpers for sale farà altro che aumentare il debito pubblico.
Al contrario la BCE non ha ritoccato i tassi. Sia FED che BCE hanno come obiettivo un’inflazione al 2%, ma siamo ancora sotto di mezzo punto e le previsioni vedono il traguardo solo tra uno se non addirittura due anni.
La quotazione minima dell’oro in dollari/oz è stata di 1237,78 martedì 12 e la massima di 1266,30 venerdì 15; il dollaro è stato scambiato a 1,1724 martedì 12 e a 1,1842 giovedì 14.
Cogliamo l’occasione per formulare i nostri migliori auguri per le imminenti festività!
E vi ricordiamo che i nostri uffici chiuderanno nel pomeriggio di venerdì 22 per riaprire lunedì 8 gennaio.
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