Momento delicato per l’oro. Si scontrano infatti due tendenze: i grandi investitori (o speculatori per meglio dire) scommettono sull’innalzamento dei tassi americani a dicembre, acquistano dollari e vendono l’oro abbassandone in questo modo la quotazione. E così i privati ne approfittano per comprare.
Nelle ultime sedute il metallo giallo ha perso il 5%, ma ricordiamo che dall’inizio dell’anno aveva guadagnato il 26%.
E adesso? Come sempre si trovano previsioni contraddittorie: c’è chi sostiene che l’oro è destinato a perdere ancora toccando i 1200 $/oz e chi invece sostiene che i tassi più alti non modificheranno Jumping house for sale il mercato e vede l’oro nuovamente a 1300 $/oz.
Tra i primi l’ABN Amro che vede almeno tre aumenti dei tassi il prossimo anno, tra i secondi l’UBS secondo la quale potrebbe esserci un calo del metallo in concomitanza dell’innalzamento dei tassi a dicembre, ma poi l’oro tornerà a correre tornando sopra i 1350 $/oz.
La LBMA (London Bullion Market Association) ha comunicato che a partire dal prossimo anno tutte le transazioni di oro saranno registrate elettronicamente garantendo così la massima trasparenza per quanto riguarda scambi e quotazioni. Anche argento, platino e palladio verranno scambiati sulla nuova piattaforma.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1264,41 lunedì 10 e la minima di 1249,12 venerdì 14; il dollaro è stato scambiato a 1,1199 lunedì 10 e a 1,0973 venerdì 14.
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