A tenere banco questa settimana è stata la crisi tra Russia ed Ucraina: l’oro ha raggiunto il suo massimo più recente superando i 1350 $/oz mentre, contemporaneamente, le borse perdevano ovunque (Milano -3,34%). Poi è bastato che la tensione si allentasse (?) perché la corsa dell’oro si fermasse e le borse ripartissero.
Venerdì poi sono stati comunicati i nuovi dati sull’occupazione americana: 175000 nuovi posti di lavoro contro i 152000 previsti, ma comunque inferiori alla media di 189000 dello scorso anno. L’oro ha quindi perso qualche posizione, ma così anche il dollaro.
In un’audizione alla Commissione Industria del Senato il presidente di Unioncamere ha affermato che in questi ultimi anni sono stati 17 milioni gli italiani che si sono rivolti ai cosiddetti Compro Oro vendendo circa 200 tonnellate di metallo per un valore approssimativo di 8 miliardi di euro.
Nel 2008 abbiamo scoperto che le banche londinesi avevano manipolato il Libor («London Interbank Official Rate»), sono poi seguiti arresti e multe per un paio di miliardi di euro, adesso scopriamo che anche il prezzo dell’oro è stato manipolato! Le banche che partecipano a determinare il fixing del metallo avrebbero pilotato le quotazioni (quasi sempre verso il basso) tra il 2003 ed il 2014 (questo è l’arco temporale preso in esame dai ricercatori americani). Si attendono sviluppi.
La quotazione massima dell’oro in dollari/oz è stata di 1354,72 lunedì 03 e la minima di 1331,52 venerdì 07; il dollaro è stato scambiato a 1,3712 mercoledì 05 e a 1,3907 venerdì 07.
Ultimi Commenti