A volte può succedere di rimanere di princisbecco, ovvero “rimanere di stucco”, specialmente quando si porta del materiale ad analizzare, credendolo oro, ed invece si scopre che è tutt’altro!
Magari una lega di princisbecco appunto, che è composta da rame, zinco e stagno e che può assomigliare molto all’oro come colore.
Questa lega fu inventata a cavallo del 1700 da un orologiaio inglese (C. Pinchbech, da cui il nome) e venne utilizzata inizialmente per lavorazioni di poco valore, ma che trampoline water park for sale dovevano risultare appariscenti, poi, naturalmente, venne utilizzata per scopi fraudolenti e da qui il termine ha assunto quella valenza negativa con la quale oggi lo conosciamo.
Ed infatti così lo utilizzò Collodi nel suo «Pinocchio»: «Il burattino, sentendosi dare questa sentenza fra capo e collo, rimase di princisbecco».
Altro termine particolare legato in qualche modo all’oro è «oricalco».
L’oricalco è un leggendario metallo citato per la prima volta da Platone nel racconto del mito di Atlantide.
Nel dialogo «Crizia» è descritto come un metallo rossastro che veniva estratto ad Atlantide e che era considerato per valore secondo soltanto all’oro: le mura del tempio di Poseidone e Clito erano rivestite d’oro, d’argento e «risplendevano con la rossa luce dell’oricalco».
Il termine deriva dal greco antico ορειχαλκος, oréichalkos, «rame dalla montagna» (da ὄρος, óros, «monte» e χαλκός, chalkós, «rame»), con la successiva trascrizione in latino il prefisso óros venne adattato ad āurum, «oro», cosicché aurichalcum significava letteralmente «rame d’oro» o «rame dorato».
Il termine in seguito è stato ripreso ed ora, nella numismatica, l’oricalco è una lega di rame e zinco usata per coniare monete come il sesterzio od il dupondio.
Insomma, la morale è questa: non rimanete di princisbecco se vi rifilano dell’oricalco al posto dell’oro!
Giugno 23rd, 2020 at 22:35
Salve volevo capire come si testa dell’oro con gli acidi si ho no come riconoscerlo
Giugno 14th, 2021 at 13:40
La verifica dell’oro mediante l’utilizzo della pietra di paragone con gli acidi è un metodo superficiale e non dà garanzie.
L’unico metodo che dà garanzia certa ed incontestabile è “per coppellazione” che consiste in un procedimento (distruttivo) chimico di raffinazione del campione prelevato dall’oggetto; quest’analisi può essere effettuata da un banco metalli con laboratorio di analisi.
Gennaio 8th, 2022 at 09:56
Risposta come alla distruzione il 24k e puro nn ci sono tracce di altri metalli nn ci capisco più niente La verita la sa solo dio grazie mille booooo