Rimanere di princisbecco

Metalli Preziosi Add comments

A volte può succedere di rimanere di princisbecco, ovvero “rimanere di stucco”, specialmente quando si porta del materiale ad analizzare, credendolo oro, ed invece si scopre che è tutt’altro!
Magari una lega di princisbecco appunto, che è composta da rame, zinco e stagno e che può assomigliare molto all’oro come colore.

Questa lega fu inventata a cavallo del 1700 da un orologiaio inglese (C. Pinchbech, da cui il nome) e venne utilizzata inizialmente per lavorazioni di poco valore, ma che trampoline water park for sale dovevano risultare appariscenti, poi, naturalmente, venne utilizzata per scopi fraudolenti e da qui il termine ha assunto quella valenza negativa con la quale oggi lo conosciamo.

1600
Ed infatti così lo utilizzò Collodi nel suo «Pinocchio»: «Il burattino, sentendosi dare questa sentenza fra capo e collo, rimase di princisbecco».
Altro termine particolare legato in qualche modo all’oro è «oricalco».
L’oricalco è un leggendario metallo citato per la prima volta da Platone nel racconto del mito di Atlantide.
Nel dialogo «Crizia» è descritto come un metallo rossastro che veniva estratto ad Atlantide e che era considerato per valore secondo soltanto all’oro: le mura del tempio di Poseidone e Clito erano rivestite d’oro, d’argento e «risplendevano con la rossa luce dell’oricalco». 
Il termine deriva dal greco antico ορειχαλκος, oréichalkos, «rame dalla montagna» (da ὄρος, óros, «monte» e χαλκός, chalkós, «rame»), con la successiva trascrizione in latino il prefisso óros venne adattato ad āurum, «oro», cosicché aurichalcum significava letteralmente «rame d’oro» o «rame dorato».
Il termine in seguito è stato ripreso ed ora, nella numismatica, l’oricalco è una lega di rame e zinco usata per coniare monete come il sesterzio od il dupondio.
Insomma, la morale è questa: non rimanete di princisbecco se vi rifilano dell’oricalco al posto dell’oro!

3 Risultati to “Rimanere di princisbecco”

  1. Massimiliano Scrive:

    Salve volevo capire come si testa dell’oro con gli acidi si ho no come riconoscerlo

  2. OROvilla.com Scrive:

    La verifica dell’oro mediante l’utilizzo della pietra di paragone con gli acidi è un metodo superficiale e non dà garanzie.

    L’unico metodo che dà garanzia certa ed incontestabile è “per coppellazione” che consiste in un procedimento (distruttivo) chimico di raffinazione del campione prelevato dall’oggetto; quest’analisi può essere effettuata da un banco metalli con laboratorio di analisi.

  3. Massimiliano Scrive:

    Risposta come alla distruzione il 24k e puro nn ci sono tracce di altri metalli nn ci capisco più niente La verita la sa solo dio grazie mille booooo

Lascia un commento

by TriplaW
Entries RSS Comments RSS Accedi



La "8853 S.p.A." ha basato questi articoli su informazioni ottenute da varie fonti che crede certe, ma che non ha indipendentemente verificato. La "8853 S.p.A." non accetta responsabilita' relative alla loro esattezza e non puo' essere giudicata responsabile per le conseguenze che potrebbero derivarne per qualsiasi opinione o dichiarazione contenuta o per qualsiasi omissione; non ammette altresi' responsabilita' se ne derivi perdita o danno indiretto per un profitto perso che potrebbe risultare dall'esistenza e dall'uso delle informazioni fornite all'interno di questi articoli.
La "8853 S.p.A." non si assume inoltre alcuna responsabilita' per i collegamenti ad altri siti attraverso i links presenti negli articoli perche' non e' in grado di controllarne costantemente l'affidabilita'.