Quale futuro per l’argento?

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Secondo il «World Silver Survey» l’argento acquistato per investimento è passato negli ultimi dieci anni da poco più di 30 milioni di once a quasi 290 milioni.
Prendiamo solo l’esempio della Cina: da quando i privati possono detenere metalli preziosi la produzione dei «Silver Panda» è passata (in un solo anno) da 600.000 a 6.000.000 di pezzi! Nel frattempo gli Usa hanno coniato, nello stesso periodo (2011), ben 40milioni di «Silver Eagle».


Naturalmente dobbiamo anche considerare l’uso industriale dell’argento che è sempre stato il principale campo d’utilizzo (ancora oggi copre più del 50% del consumo): nello stesso periodo (2002-2012) la quantità impiegata è passata da 355 a 486 milioni di once. Come si vede una variazione relativa, specialmente se la si confronta con l’aumento del 500% dell’argento acquistato come investimento.
La maggior parte dell’argento acquistato per investimento è stato ritirato fisicamente dai clienti sotto forma di monete e di lingotti, ma i grandi investitori si affidano naturalmente ai contratti e così il colosso bancario HSBC ha acquistato argento per quasi 900 milioni di dollari nell’ultimo anno.
Ma se questi sono i numeri della richiesta, quali sono quelli che riguardano l’offerta?
Nel 2011 la produzione mineraria è stata di 761.6 milioni di once (23.689 tonnellate).
Due dati molto importanti sono da tenere però in considerazione:
1) la resa delle miniere continua a calare, addirittura del 92% negli ultimi 60anni; il che vuol dire che abbiamo dovuto estrarre il 1240% in più di materiale solo per ottenere un 8% di aumento di produzione.
2) aumentano sempre di più invece i costi di estrazione (+ 23% solo nel 2012).
E così il prezzo dell’argento è salito dai 4 $/oz del 2002 ai 30 di oggi.
Molti guardano al rapporto oro/argento per capirne l’andamento. Il rapporto classico si è quasi sempre attestato sui 12:1 (poi a 16:1), ovvero occorrevano 12 once d’argento per 1 d’oro, in questo momento il rapporto è di circa 55:1 il che vuol dire che l’argento è sottovalutato (o è l’oro ad essere sopravvalutato?!).
Per tutte queste considerazioni c’è chi crede che il prezzo dell’argento, al di la delle oscillazioni nel breve, salirà almeno a 100 $/oz (tornando così, con le attuali quotazioni dell’oro, al rapporto 16:1).

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