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Domanda: “L’oro bianco è il platino? quanto platino c’è nella lega dell’oro bianco?”
Due righe di spiegazione credo non guastino, per chi volesse approfondire l’argomento lo rimandiamo comunque al nostro sito.
Le leghe servono, in parole povere, ad aumentare la durezza, e quindi la resistenza, che i metalli puri da soli non possiedono; la scelta del legante è dettata unicamente dal risultato che si vuole ottenere in termini di colore.
In Italia il titolo della gioielleria è, normalmente, 750 millesimi (18 kt), il che vuol dire che le restanti 250 parti sono formate da altri metalli (di solito argento e rame) che, combinati in percentuali diverse, conferiscono un diverso colore alla lega.
Per quanto riguarda l’ “oro bianco” della domanda, una volta veniva utilizzata la lega Au-Ag, che però ha basse proprietà meccaniche, si è così passati alle leghe Au-Pt e Au-Pd, che però hanno un costo decisamente più elevato, e a quelle Au-Ni , poi però si è scoperta la tossicità del nichel per cui è in vigore dal 2001 una legge che ne determina le modalità di utilizzo.
Attenzione anche al discorso della rodiatura . Certe leghe non riescono a dare un “bianco pulito”, chiamiamolo così, e quindi l’oggetto viene rodiato per venire incontro alle aspettative del cliente, l’unico problema è che, con il tempo, la rodiatura si consuma e questo può diventare un problema, soprattutto se si è rodiato un oggetto in oro giallo.
Ottobre 22nd, 2010 at 16:50
ho ordinato due fedi al mio gioielliere in oro bianco.
mi ha fatto vedere i pezzetti della lega che aveva,ma
alla domanda cosa c’e’ nella lega non mi ha saputo
rispondere,ha detto:chiedero’
Che ne dite?