Molti privati ci contattano per avere informazioni riguardo le modalità di conversione in denaro dei premi in gettoni d’oro vinti nelle varie trasmissioni televisive, ne approfittiamo per fare un po’ di chiarezza.
Concorsi a premio
Intanto, per chi abbia voglia di andarsela a leggere, la normativa che disciplina le manifestazioni a premio è il DPR n. 430 del 26 ottobre 2001 che definisce come “concorsi a premio le iniziative pubblicitarie, aventi fini commerciali, che prevedono l’assegnazione di premi in base al caso o all’abilità anche senza alcun acquisto o vendita di prodotti o servizi”.
Detto questo vediamo di capire perché il valore del premio indicato dall’organizzatore del concorso può non corrispondere a ciò che, effettivamente, potrà realizzare il vincitore.
I gettoni d’oro.
I gettoni d’oro vengono, in date diverse, ordinati alla ditta produttrice ad un valore nominale prestabilito, ad es., 100 euro l’uno. In questi 100 euro rientrano: il costo del metallo puro, il costo della manifattura e, a volte, ma non sempre, l’ IVA al 20%.
A questo punto l’organizzatore del concorso possiede dei gettoni il cui valore è 100 euro perché questo è l’importo che ha pagato e quindi li destina ai vincitori su questa base, sottraendo però al valore totale del premio il 20% di IVA perché la ritenuta, per legge, è alla fonte.
La monetizzazione dei gettoni d’oro.
Ora entra in gioco la società che acquista i gettoni dai privati, in nessun modo legata alla ditta organizzatrice del gioco a premi, a cui il vincitore si rivolge per la vendita. Questa società valuterà il gettone esclusivamente in base all’oro puro contenuto, a seconda della quotazione che avrà in quel momento il metallo. Cosa vuol dire: che se l’organizzatore ha acquistato l’oro a, poniamo, 15 euro al grammo e al momento della vendita il prezzo è sceso a 10 euro, o è salito a 20 euro, ecco che il vincitore si troverà con dei gettoni che varranno una cifra anche molto diversa da quella nominale.
Potrebbe perderci qualcosa, ma potrebbe anche ricavare più di quello che, sulla carta, avrebbe vinto.
Ricapitolando: per la società organizzatrice del concorso il valore del gettone è quello che lo ha pagato; per chi lo acquista il valore è quello dato dal prezzo, in quel momento, del metallo puro.
Il cliente invece ha la possibilità di vendere quando il prezzo risulterà di suo gradimento, nessuno gli impone il momento e, soprattutto, il prezzo: basta che tenga i suoi gettoni d’oro nel cassetto e che li tiri fuori al momento più opportuno.
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Febbraio 1st, 2008 at 21:30
[…] articolo precedente abbiamo cercato di spiegare quale sia il meccanismo che regola la procedura di realizzo dei gettoni […]
Maggio 7th, 2008 at 10:42
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Febbraio 6th, 2010 at 15:31
sono un professionista di Bolzano e vorrei cortesemente
sapere dove posso ordinare o avere i vs lingottini a bolzano.
prego cortesemente di volermi rispondere sul vostro blog
saluti
Theo L.
Febbraio 8th, 2010 at 11:44
Purtroppo non sono in grado di darle un riferimento su Bolzano, ma possiamo spedire con un corriere assicurato i lingotti che lei volesse ordinare. Ci contatti. Saluti.
Aprile 23rd, 2010 at 04:58
Da sempre il lingotto di piccolo taglio è stato molto ricercato, la gente compra lingotti d’oro a fini di investimento, motivo per cui i lingotti di piccolo taglio avranno sempre una elevata richiesta sul mercato poichè permetteno investimenti che si possono aumentare facilmente con acquisti suddivisi nel tempo e possano essere rivenduti un pò per volta essendo totalmente suddivisibili. Oltre ad essere facili da trasportare e nascondere si possano riconvertire facilmente in denaro in qualsiasi gioielleria o negozio compro oro. Il lingotto di medie dimensioni è più adatto per invetimenti di una certa consistenza in modo da avere un o pochi pezzi per arrivare a coprire la totalità dell’investimento è una via di mezzo tra i piccoli lingotti e il lingotto grande che di solito viene custodito nei caveau delle banche. Anche il lingotto medio è facilmente rivendibile a gioiellerie o investitori privati, purchè accompagnato da certificato di acquisto e timbri. Il lingotto di taglio grande da 1 Kg in su è utile per grossi investimenti da mantenere rigorosamente nei caveau avrà un costo aggiuntivo di mantenimento che deve essere calcolato, anche se il costo della lavorazione inciderà pochissimo sul costo dell’oro essendo diluito su una grossa quantità di oro.
Marzo 14th, 2012 at 11:32
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Marzo 14th, 2012 at 11:33
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Marzo 14th, 2012 at 11:35
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Marzo 12th, 2013 at 15:27
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Ottobre 2nd, 2013 at 09:12
Ho letto il Dpr 430/2001.
Ma osservo che l’articolo 6 (esclusioni) dica che
“Non si considerano concorsi e operazioni a premio:
b) le manifestazioni nelle quali e’ prevista l’assegnazione di premi da parte di emittenti radiotelevisive a spettatori presenti esclusivamente nei luoghi ove si svolgono le manifestazioni stesse, sempreche’ l’iniziativa non sia svolta per promozionare prodotti o servizi di altre imprese”
Dunque, perchè mai dovrebbe applicarsi ad esempio l’articolo 4 del D.p.r. 430/2001, che prevede esclusivamente premi in natura o comunque gli altri articoli del decreto?
Ottobre 7th, 2013 at 10:08
La differenza è probabilmente da individuare tra i “concorrenti”, che partecipano al gioco, e gli “spettatori” che invece assistono al gioco.
Aprile 22nd, 2014 at 14:06
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Aprile 22nd, 2014 at 14:08
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Marzo 31st, 2015 at 11:20
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Gennaio 2nd, 2017 at 17:01
salve, devo fare un concorso premio e vorrei utilizzare i lingotti d’oro posso comprarli normalmente e darli in premio senza nessuna autorizzazione?
grazie
federico
Febbraio 27th, 2017 at 11:20
Se si tratta di un concorso con tutti i crismi dovrà per forza di cose chiedere l’autorizzazione come prevede la legge.