Parliamo quasi sempre di oro e di conseguenza tendiamo a trascurare l’argento.
Purtroppo però c’è da dire che di acqua ne è passata sotto i ponti da quando i famosi (o famigerati?) fratelli Hunt fecero salire alle stelle il prezzo dell’argento con la loro speculazione. Nel frattempo i tempi sono cambiati: da una parte la tendenza dell’industria è quella, per una semplice questione di costi, di cercare sempre nuovi materiali, alternativi ai metalli preziosi; dall’altra sono cambiate le mode e le vendite di argenteria sono crollate (chi compra più ormai le bomboniere d’argento ad esempio?).
Ma per quanto riguarda i prezzi?
A fine dicembre il valore dell’argento si aggirava attorno ai 28 $/oz, a fine gennaio era già risalito a 34 $/oz (e questo dopo che negli ultimi mesi gli avevamo visto perdere più del 40% del suo valore).
Le previsioni (Bloomberg) parlano adesso di quasi 38 $/oz per la fine dell’anno.
Il surplus di produzione è stato in parte compensato dalle vendite di puro (gli investitori ad un certo punto si sono buttati sull’argento oltre che sull’oro), oltre 2000 le tonnellate previste in vendita quest’anno quando, solo nel 2011, ne erano state cedute 1300. E qualcosa in più, ma parliamo di un 2,5%, verrà impiegato nell’industria (nei pannelli solari ad es.).
Persa la sua importanza in argenteria, sempre più ridotto l’impiego industriale, alti e bassi per quanto riguarda le speculazioni finanziarie, cosa ne sarà dell’argento?
Non lo sappiamo, sicuramente sono però passati, fortunatamente, i tempi in cui con un po’ d’argento si poteva comprare addirittura una persona:
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Marzo 20th, 2013 at 11:13
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