Ok, in questo momento pensate solo alle vacanze e state facendo i conti di quello che vi costa una soluzione piuttosto che un’altra, ma…
Ma forse è il caso di considerare anche l’opportunità che ci sta offrendo il mercato e valutare se non sia il caso di investire qualcosa, poco o tanto che possa essere, nell’oro.
Siamo ormai sotto i 1100 dollari all’oncia, come era da anni che non accadeva, ma questa situazione non è destinata a durare.
E’ vero, la crisi greca sembra superata e forse anche quella iraniana, il petrolio è basso, l’economia americana, pur con dati contrastanti, pare sulla via della ripresa, ma molte società aurifere stanno già operando in perdita (e se le miniere dovessero chiudere automaticamente l’oro tornerebbe a salire) e la gente comune, specie in Asia, sta già acquistando approfittando dei prezzi bassi. E comunque non dimentichiamoci che questo crollo dell’oro è stato eseguito a tavolino e non ha nulla a che fare con le normali leggi di mercato.
Adesso tutti a dire che «l’oro non luccica più» o, addirittura, che non è un «bene rifugio», molto probabilmente sono gli stessi che vi consiglieranno di acquistare qualche prodotto («sicuro»!) della loro banca: volete mettere la tranquillità che vi può dare un bel pezzo di carta?! Potete dormire sonni tranquilli! Fino alla prossima crisi…
Sicuramente non rivedremo i 1921 $/oz del settembre del 2011, ma l’acquisto dell’oro non è, non deve essere, un atto speculativo (compro e vendo, compro e vendo e qualcosa ci guadagno): l’oro è una ricchezza che si accumula e che si tramanda. Non bisogna cercare rendimenti, ma la sicurezza che solo il metallo giallo può dare.
«Cogli l’attimo» diceva qualcuno, e forse non è mai stato vero come in questo momento!
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