Noi tutti conosciamo bene le monete auree così come quelle d’argento ed anche qualcuna in rame, ma nella storia sono stati usati diversi metalli, o leghe, dei quali magari conosciamo il nome, ma non la composizione.
Anche in Italia sono state utilizzate diverse leghe per la coniazione delle monete.
Vediamone un piccolo elenco.
ACMONITAL
L’acmonital (abbreviazione di ACciaio MONetario ITALiano) è un tipo di acciaio inox composto essenzialmente da ferro (82%), cromo (18%) e nichel (10%) ed è la lega usata in Italia per la coniazione delle monete a partire dal 1938. La Repubblica Italiana ha poi utilizzato l’acmonital per le monete da 50 e 100 lire e per la parte esterna delle monete bimetalliche da 500 lire dal 1953 fino al 2001.
BRONZITAL
Il Bronzital è una particolare lega di bronzo composta inflatable water parksda rame (82%), alluminio (16%) e, dal 1968 per renderla più splendente, Nichelio (2%). In Italia è stato utilizzato per le monete da 5 centesimi del Regno e per le 20 e 200 lire.
ITALMA
L’Italma (abbreviazione di ITaliano ALluminio MAgnesio) è una delle leghe usate in Italia dalla Zecca per la coniazione delle monete a partire dal 1946, in particolare per le monete da 1, 2, 5 e 10 lire. L’Italma è composto da alluminio (62%), magnesio (35%) e manganese (3%).
CUPRONICHELIO
I cupronichel sono le leghe di rame (75%) in cui il nichel (25%) è il principale elemento aggiunto (ma possiamo anche trovare ferro, manganese, stagno e cromo a seconda degli usi). Per quanto riguarda la monetazione è usato per la parte “bianca” delle monete da 1 e 2 euro.
In Italia la prima moneta coniata utilizzando una lega di nichelio è stato il 20 centesimi di Umberto I a partire dal 1884; questa moneta veniva appunto comunemente chiamata “nichelino”.
NORDIC GOLD
L’oro nordico è la lega con la quale sono fatti i 10, 20 e 50 centesimi di euro. Contiene rame (89%), alluminio (5%), zinco (5%) e stagno (1%) e dunque dell’oro ha solo, impropriamente, il nome.
Ultimi Commenti