Risponde Giuseppe Romano, direttore Ufficio Studi e Consultique
Tra i beni rifugio indicherei soprattutto l’oro: è liquido, è conosciuto ed è facilmente reperibile.
Penso che dovrebbe far parte dell’asset allocation di ogni investitore.
Più cresce il patrimonio più diventa importante perché, a differenza delle azioni e dei bond, offre una decorrelazione dai mercati. La percentuale ideale da detenere è il 5 per cento.
La possibilità di investire in oro (e su beni rifugio in generale) è agevole: o attraverso strumenti finanziari come Etf/Etc che ne replicano il valore e permettono di comprare facilmente oro dal proprio computer a costi contenuti, oppure con l’acquisto diretto presso società che consentono di comprare lingotti il cui peso può variare da 1 grammo al chilo. È possibile fare anche dei Pac in oro con cifre contenute (50 euro a mese o all’anno).
In sostanza è come se si comprassero pezzi di lingotto che poi è possibile monetizzare al prezzo dell’oro in quel momento oppure trasformarli in lingotto del peso acquistato fino a quel momento. Il tutto può essere acquistato online attraverso piattaforme ad hoc come per esempio Orovilla.
Articolo da Consultique “Come muoversi tra valute, oro, emergenti e immobili”
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