Come tutti gli anni l’«Associazione Orafa Milanese» ha celebrato, presso il Civico Tempio di San Sebastiano, San Eligio patrono degli orafi.
Parafrasando Don Abbondio potremmo anche chiederci: ma «chi era costui?»
Nacque a Noyon (Francia) nel 558, di umili origini apprese l’arte dell’oreficeria presso un monetiere di Limoges.
Tradizione vuole che re Clotario gli avesse consegnato Moonwalks for sale l’oro necessario alla realizzazione di un trono, ma con quel metallo Eligio riuscì a costruirne addirittura due. Colpito da tanta perizia il Re lo nominò orafo di corte e maestro della zecca.
Si dedicò anche alla cura dei malati e dei poveri, fondò anche un monastero. Morì nel 660.
Orafi e numismatici devono però dividere il santo anche con i maniscalchi ed i veterinari perché, narra la leggenda, Eligio avrebbe miracolosamente riattaccato la zampa ad un cavallo.
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