Sicuramente l’avvenimento più mediatico degli ultimi mesi è stato il matrimonio di Harry e Meghan tenutosi a Windsor lo scorso sabato.
Fiumi d’inchiostro sono scorsi per descrivere in ogni minimo particolare la cerimonia, tra questi qualche breve cenno è stato fatto anche alle fedi degli sposi.
Ma vi siete chiesti da dove potesse provenire l’oro utilizzato?
E’ una lunga storia…
Una storia che inizia nel 1923 con il matrimonio tra il Principe Alberto, poi salito al trono con il nome di Giorgio VI, e Lady Elizabeth Bowes-Lyon, meglio conosciuta con il titolo di Regina Madre.
L’oro per le fedi venne prelevato da una pepita rinvenuta nel Galles e donata ai reali il 13 luglio 1911 quando Edoardo I divenne principe del Galles.
Da allora è divenuta tradizione utilizzare l’oro di quella pepita per le unioni regali:
- 1947 il matrimonio della Regina Elisabetta II con Filippo Mountbatten
- 1960 il matrimonio della Principessa Margaret con Antony Armstrong
- 1973 il matrimonio della Principessa Anna con Mark Phillips
- 1981 il matrimonio del Principe Carlo con Diana Spencer
- 2011 il matrimonio del Principe William con Catherine Middleton
- 2018 il matrimonio del Principe Harry con Meghan Markle
C’era un problema però: nel tempo l’oro di quella pepita, che non era enorme, andava esaurendosi. Ma nel 1986, in occasione del sessantesimo compleanno della Regina, la Clogau Gold – ditta che gestiva la cava – donò ad Elisabetta II un chilo d’Oro del Galles e la British Royal Legion omaggiò la sovrana di una nuova pepita, proveniente dalla stessa cava, del peso di 36 grammi. Da questa nuova pepita vennero ricavate le fedi per il matrimonio del Principe Andrea con Sarah Ferguson (1986), mentre nessuna delle due venne utilizzata per il matrimonio tra il Principe Carlo e Camilla Parker nel 2005.
Non solo la pepita, ma anche la vena di quella miniera andava esaurendosi, tanto che nel 1998 venne chiusa rendendo dunque l’oro del Galles tra i più rari al mondo.
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